LAVORATORI AGILI E GEOLOCALIZZIONE: NO DAL GARANTE PRIVACY
Il Garante per la protezione dei dati personali ha stabilito che il datore di lavoro non può geolocalizzare i dipendenti in smart working. Il caso affrontato dal Garante ha riguardato un datore di lavoro che rilevava la posizione geografica dei propri dipendenti durante l’attività lavorativa svolta in modalità agile.
Cosi’ facendo, era in grado di verificare la corrispondenza tra la posizione geografica in cui si trovavano i lavoratori (circa 100) e l’indirizzo dichiarato nell’accordo individuale di smart working.
Comminata, pertanto, comminare una sanzione di 50mila euro al datore di lavoro.
Fonte: Newsletter Garante Privacy 8 maggio 2025, n. 534
Informazioni presenti nel n. 18 delle Notizie Flash in uscita il 15.05.2025